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LO SAPEVI CHE MONUMENTI

La Loggia dei Cavalieri: breve storia di un salottino trevigiano

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La loggia dei Cavalieri è uno degli spot più noti di Treviso, uno di quegli angoli in cui ogni bravo turista deve passare a dare un’occhiata. Se non conoscete la sua storia, itTreviso arriva prontamente in vostro soccorso.

L’architettura della Loggia

All’incrocio tra via Martiri della Libertà e via dell’Indipendenza si trova un edificio a forma quadrangolare coperto da un soffitto ligneo, sorretto da cinque arcate su tre dei quattro lati. L’edificio è in mattoni (compreso il soffitto), ma le colonne sono in pietra d’Istria. Particolare è la colonna centrale, che sorregge la maggior parte del peso della copertura, perché solo per metà in granito violetto. L’edificio si trova esattamente nel punto di incrocio tra il cardo e il decumano dell’antica città romana; quest’ultimo durante il Medioevo si chiamava Strada Regia.
Gli affreschi che si trovano sugli archi (intradossi compresi) e sopra di essi ci fanno fare un salto indietro nel tempo: vi siete mai soffermati ad osservarli? Ne possiamo riconoscere pochi frammenti, ma nel 1313 vennero dipinte scene della guerra di Troia. Più visibili sono invece alcuni temi decorativi e cavallereschi. Un’ultima curiosità: la Loggia dei Cavalieri è un edificio del tutto unico nel suo genere. Non se ne riconoscono di simili in Europa per caratteristiche architettoniche (un “mix” di romanico veneto e di bizantino) e funzione.

Loggia Dei Cavalieri Affreschi
Dettaglio degli affreschi

La storia

Stando ai documenti, fu il podestà Andrea da Perugia a far edificare la Loggia durante gli anni del suo governo sulla città (1276-77). Si trattava di un luogo creato come spazio di ritrovo della nobiltà cittadina, i Cavalieri, da cui prende il nome. Non una sede ufficiale di riunioni, né un luogo privato (anche perché aperto), ma dedicato al “sollacio dei nobili” (stando alle fonti) e dunque una sorta di luogo esclusivo sotto gli occhi di tutti. Ma cosa facevano? Prevalentemente conversavano e giocavano a scacchi.
Purtroppo il suo declino ha inizio già nel corso del Quattrocento, quando la Repubblica di Venezia abolisce l’autonomia della nobiltà locale. Lo spazio viene murato e adibito a magazzino. L’abbandono proseguì nel corso dei secoli, tanto che a fine Ottocento si pensò di demolirlo. Oggi ci viene restituito dopo un restauro che ha riaperto le aperture, demolito gli edifici che gli si sono stati costruiti addosso e riparato i danni subiti dal famoso bombardamento del 1944.

Cultura e degrado in Loggia

Oggi la Loggia continua ad essere un salotto per i trevigiani, o almeno ci prova. Tante sono le iniziative culturali che vi prendono periodicamente luogo: mercatini dell’antiquariato e del libro usato, cineforum serali, iniziative musicali, luoghi d’incontro in occasione di festival culturali.
Purtroppo però quando la Loggia resta “disallestita” si ritrova spesso ad essere luogo d’incontro di ragazzini e ragazzi giovanissimi, spesso chiassosi e maleducati, che disturbano la quiete pubblica. Diversi sono anche stati gli atti di vandalismo perpetrati sotto il suo tetto, segno evidente di quanto sia necessario insegnare ai giovani il rispetto per i monumenti e per la storia, nonché per il proprio prossimo.

Loggia Dei Cavalieri Evento
Interno della loggia durante i preparativi per un incontro

L’augurio è che si possano svolgere iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei giovani senza doverli allontanare da quello che non può essere semplice monumento. È giusto infatti che la Loggia resti un luogo di aggregazione, purché le attività si svolgano nel rispetto del luogo e delle persone che lo condividono.

La Loggia dei Cavalieri: breve storia di un salottino trevigiano ultima modifica: 2019-07-08T12:04:54+02:00 da Giorgia Favero

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