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ARTE CHIESE

Treviso da scoprire: la chiesa lombardo-gotica di san Nicolò

San Nicolò Facciata

La chiesa di san Nicolò è uno dei monumenti più importanti della nostra città ed è visitabile gratuitamente. Siete mai andati a dare un’occhiata?

San Nicolò Esterno
Vista esterna della chiesa di San Nicolò con l’abside e il campanile

Storia e architettura di san Nicolò

Non tutti forse sanno che san Nicolò è la chiesa più grande di Treviso. Fu fondata dai frati domenicani, stabilitisi in città nel 1221, su richiesta diretta del Comune. Le fonti riportano che una grande chiesa, costruita a ridosso delle mura cittadine nel lato sud-occidentale, venne consacrata già pochi decenni dopo, nel 1282. Si tratta di un’architettura completamente in mattoni con pianta a croce latina, tre grandi navate e cinque cappelle. Il suo importante slancio verticale la annovera come grande esempio di architettura lombardo-gotica. Non solo l’altezza (circa 34 metri), anche le dimensioni in pianta sono notevoli: quasi 90 di lunghezza e 28 di larghezza in navata; persino troppo grande per il tessuto urbano in cui si inserisce. In facciata un grande rosone ornato di terracotte e un soffitto altrettanto straordinario, ligneo a carena di nave. Particolarmente belle le vetrate che si aprono sull’abside e l’organo a canne di fattura settecentesca con ante dipinte.

San Nicolò Sant'agnese
L’affresco di Tomaso da Modena che raffigura Sant’Agnese con in braccio l’agnello

L’affresco di Sant’Agnese

Numerosi sono gli affreschi e le tele che decorano la chiesa. Del tutto particolare è il grande affresco sulla navata di destra che raffigura san Cristoforo, rappresentato in piedi e alto quasi come tutta la parete. Alcune colonne recano degli affreschi dipinti da Tomaso da Modena, al secolo Tommaso Barisini, importante pittore e miniatore modenese, che ha affrescato anche la chiesa trevigiana di Santa Caterina. Da osservare più da vicino è la rappresentazione di Sant’Agnese, protettrice delle ragazze perché martire, secondo la tradizione, a soli 12 anni. Viene colta con uno dei simboli che la rappresenta dal punto di vista iconografico, ovvero l’agnello, e rappresentata con abiti trecenteschi. La particolarità però è il viso, che è considerato uno dei più belli di tutto il Trecento.

San Nicolò Affresco
Dettaglio dell’affresco della Sala del Capitolo che raffigura il cardinale Hugues de Saint-Cher

San Nicolò e la sala del Capitolo

La chiesa fa parte di un complesso religioso più ampio, che attualmente ospita il seminario diocesano di Treviso. È lecito per tutti negli orari di apertura entrare a dare una sbirciatina ai due grandi chiostri dell’ex convento. Il vero oggetto della visita è però la sala del Capitolo, attualmente in restauro, ma visitabile fin quasi al tramonto, che ospita affreschi straordinari. L’autore è nuovamente Tomaso da Modena. Sotto un soffitto ligneo e una decorazione ad affresco fitoforme, in questa sala sono rappresentati quaranta personaggi illustri dell’ordine domenicano, come richiesto nel 1351 dai committenti frati domenicani.
Su uno dei tre lati è invece rappresentata una Crocifissione, che risale al 1250: verso di essa convergono tutte le celle dipinte all’interno delle quali si collocano i frati. Una particolarità è racchiusa nell’affresco che raffigura il cardinale Hugues de Saint-Cher, vissuto circa un secolo prima, poiché indossa gli occhiali. Non è chiaro se si sapesse che il domenicano li usava o se semplicemente Tomaso da Modena immaginasse che li usasse, ma si tratta della prima rappresentazione conosciuta di un paio di occhiali in tutta la storia dell’arte.

Treviso da scoprire: la chiesa lombardo-gotica di san Nicolò ultima modifica: 2020-01-24T08:59:46+01:00 da Giorgia Favero

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