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ASSOCIAZIONI TREVIGIANI PER IL TERRITORIO VALORI

Un aiuto dalla Marca per il nuovo poliambulatorio di Arquata del Tronto

Avis, il Logo

Associazionismo e volontariato ancora in primo piano. Arriva dalla Marca Trevigiana un piccolo, ma significativo, contributo alla ricostruzione di uno dei territori maggiormente colpiti dal terremoto dell’agosto 2016. Ad aprile 2018 la posa della prima pietra ed il 24 gennaio 2020 l’inaugurazione. Il tutto grazie ad una raccolta fondi dell’Avis (l’associazione nazionale dei volontari della donazione di sangue), ad alcune realtà associative e a privati.

Piccola storia di un “dono”


È stato realizzato in meno di due anni, con un grande supporto veneto e trevigiano, il nuovo poliambulatorio di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Una parte della cifra raccolta e impiegata per la nuova costruzione viene, infatti, dalle Avis del Veneto. C’è anche un altro importante contributo da proventi di mammografie ed esami diagnostici effettuati durante i mesi della prevenzione del tumore al seno alla Casa di cura Giovanni XXIII di Monastier (partner di Avis regionale Veneto nella raccolta fondi anche grazie ad un’idea del periodico avisino “Dono&Vita”). Il nuovo servizio sorge sui resti dell’ex “casa dei dottori” con il nome “Centro socio sanitario Assieme”, a dimostrare la forza della solidarietà laddove non arriva lo Stato.

Avis Casa Ok
Il nuovo poliambulatorio realizzato ad Arquata del Tronto

Una struttura che serviva davvero


Un servizio essenziale per la popolazione, rimasta senza nulla dopo il sisma, e per i turisti che, a poco a poco, stanno tornando nei parchi naturali della zona, rimettendo in moto un’economia profondamente ferita. In un paese “fantasma”, dove la popolazione vive ancora nelle casette prefabbricate e le rovine sono ovunque, il poliambulatorio, come il centro ricreativo costruito e donato dagli Alpini nel 2019, sono il simbolo della ripresa. La struttura antisismica è tutta in legno e materiali naturali ed è stata progettata dallo studio Archdoc Orsini-Calvelli. E’ composta da quattro ambulatori. Vi saranno eseguiti, in particolare, visite ed esami cardiologici, ginecologici e pediatrici.

Avis Gruppo
Foto di gruppo davanti alla nuova struttura


Al taglio del nastro era presente una delegazione dell’Avis regionale Veneto e della Giovanni XXIII, che hanno stretto un forte legame con gli amici di Arquata. In particolare con il medico di base del luogo, Italo Paolini. Presenti, tra gli altri, l’ex presidente Avis regionale, Gino Foffano, e la presidente di Avis provinciale Treviso, Vanda Pradal. C’erano anche il donatore-ciclista trevigiano che quest’estate ha raggiunto Arquata in bici, Marco Toppan, e il medico radiologo alla casa di cura, nonché consigliere Avis, che ha fatto da “collettore” tra le due realtà, Bernardino Spaliviero.

La parola ai protagonisti dell’avventura Avis


L’emergenza non è mai finita e basta vedere come viviamo per capirlo– ha sottlineato il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci – In quattro anni il nostro territorio ha avuto quattro commissari diversi per la ricostruzione. E siamo ancora così. Il poliambulatorio è uno strumento per rispondere alle necessità dei cittadini comuni e alle esigenze quotidiane che, a livello sanitario, non possono essere ignorate”.
Per il presidente Avis nazionale, Gianpietro Briola: “è una giornata di gioia per tutti, per Avis e per i donatori di sangue. Il nostro impegno e il nostro lavoro è sempre rivolto alla salute e ai valori condivisi per la società in cui viviamo. Questo poliambulatorio è il simbolo della speranza per chi vuole continuare a vivere dove ha le proprie radici”.

Un aiuto dalla Marca per il nuovo poliambulatorio di Arquata del Tronto ultima modifica: 2020-02-05T09:03:42+01:00 da Gigi Fincato

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