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Ripartono le sezioni AVIS: benvenuti a Quinto di Treviso

Foto Direttivo 2021 6 Ott

L’AVIS – Associazione Volontari Italiani del Sangue – è una realtà molto presente e radicata nel territorio italiano. Diversamente da altre associazioni, generalmente il cittadino medio la conosce anche se non è un donatore. Questo è sinonimo evidente dell’importanza del loro lavoro, sempre votato al benessere della comunità.

Benvenuti all’AVIS Quinto di Treviso

Il direttivo della sezione quintina di AVIS è molto ricco. La sezione ha da poco festeggiato 50 anni poiché è stata fondata nel 1971 e tanti cittadini si sono susseguiti al suo interno. Incontriamo Alessandro, Christian, Diego, Dino, Francesco, Gabriele, Gabriella, Gianluca, Lorenzo, Luca, Mara, Mariagoretta, Marco, Massimo, Maurizio, ben tre Paolo, Paolo, Paolo, Renzo e Sergio, a cui chiediamo di introdurci nel mondo AVIS.

Cominciamo dal principio: quali sono i compiti e gli obiettivi di una sezione comunale Avis?

Tra gli obiettivi principali c’è la promozione della donazione del sangue nello specifico territorio comunale. Poi la gestione della raccolta di sangue del proprio comune nelle giornate autorizzate dalla sede provinciale di Treviso. Nello specifico delle donazioni, lo scopo è quello di aumentare o quantomeno rimanere in pari con il numero di donatori e il numero di donazioni dell’anno precedente.

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Prospetto grafico dell’andamento donatori e donazioni dal 2009 al 2021 registrato dalla sezione AVIS Quinto di Treviso (Fonte: AVIS Quinto di Treviso)

Come sono andate le donazioni e le attività del 2021? Ritenete che la pandemia in corso abbia avuto degli effetti sul vostro lavoro?

Le donazioni nel 2021 hanno registrato un calo rispetto all’anno precedente, anche se purtroppo nel nostro caso (ma non solo) ogni anno si registra un leggero calo. Nel 2021 hanno pesato le attività ridotte allo stretto necessario a causa della pandemia, anche se di per sé fortunatamente non ha avuto un effetto così negativo (guardando anche il 2020) sul gesto del dono da parte dei donatori. Il vero problema è stato la carenza di medici, in quanto abbiamo assistito (e stiamo assistendo) alla limitazione dell’invio di risorse umane durante le giornate di donazione, appunto perché impiegate nei punti vaccinazione, centri tamponi, eccetera.

La donazione del sangue

Ho fatto un rapido sondaggio tra le mie conoscenze e ho individuato un mix di disinformazione e falsi miti nelle persone comuni riguardo alla donazione. Come funziona in realtà?

Innanzitutto ci sono dei prerequisiti: essere generalmente in buona salute, avere più di 18 anni e pesare più di 50 kg. Dopodiché l’aspirante donatore deve verificare la propria idoneità alla donazione recandosi in una sede AVIS in apposite giornate di raccolta o al centro trasfusionale. Lì gli verrà fatto un semplice prelievo e a casa arriverà il risultato di idoneità o meno. Dopodiché si può effettivamente donare. Per quanto riguarda il sangue intero quattro volte l’anno per gli uomini (una ogni tre mesi), due volte per le donne (una ogni sei). La donazione è molto veloce, contrariamente a quanto si pensa: l’intero iter dura un’oretta, la donazione di per sé non più di dieci minuti.

Questo per quanto riguarda la donazione del sangue dunque, la più nota. Ma ci sono anche altri tipi di donazione, è corretto?

Certo, è possibile donare anche il plasma e le piastrine (la parte corpuscolare del sangue) tramite un procedimento più lungo perché le componenti del sangue vengono separate dalla macchina e il sangue “restante” viene immediatamente reintrodotto al donatore. In questo caso la donazione dura circa un’ora. Rispetto a quella del sangue, gli intervalli tra l’una e l’altra sono più brevi perché parte del sangue torna subito indietro.

Il gesto del dono

Nonostante AVIS sia un realtà molto conosciuta a livello nazionale, sono ancora tanti i cittadini e le cittadine potenzialmente idonei che non donano il sangue e che hanno le idee ancora poco chiare sul significato e l’importanza della donazione. C’è un messaggio che vorreste dare a queste persone?

Il fabbisogno di sangue è un’esigenza quotidiana che diventa tragica ogni volta che manca, non solo in caso di eventi eccezionali ma anche e soprattutto nella gestione ordinaria dell’attività sanitaria; (ad esempio nei trapianti e altri interventi chirurgici, servizi di primo soccorso, eccetera). Il sangue e i suoi componenti sono indispensabili per la vita e non sono riproducibili in laboratorio. Significa che la comunità dovrà sempre fare affidamento su sé stessa per averlo, questa volta la tecnica non ci aiuta. È molto probabile che tu, lettore di questa intervista, fossi già in possesso di queste informazioni: ciò che invece è importante che tu sappia è che le donazioni sono in netto calo! Hai il potere di contribuire a invertire questa tendenza attivandoti in prima persona e divulgando questo messaggio tra i tuoi conoscenti.

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Giornata di donazione alla sede AVIS di Quinto di Treviso nel 2021 (Fonte: AVIS Quinto di Treviso)

Cosa dovrebbe fare dunque un cittadino di Quinto di Treviso (ma anche degli altri Comuni) una volta deciso a saperne più e a provare a fare la propria parte? Quali sono i prossimi appuntamenti?

Sul sito nazionale AVIS ci sono tutte le informazioni necessarie, ma è possibile anche contattare direttamente la sezione Avis territoriale i cui riferimenti li può trovare online [trova qui la sede più vicina a te]. Per quanto riguarda noi di Quinto, il cittadino o la cittadina interessati può contattarci al 349 8064730 oppure inviarci una mail [email protected]. Inoltre per i più “smart” ci sono le nostre pagine social Facebook e Instagram dove poter conoscere la nostra vita associativa e trovare anche delle utili infografiche sulla donazione.
La nostra sezione ha selezionato 5 date di raccolta per il 2022 (16 gennaio, 3 aprile, 5 giugno, 17 luglio e 16 ottobre). Se impossibilitati, il centro trasfusionale di Treviso è sempre attivo dal lunedì alla domenica, sia per la verifica della idoneità che per la donazione (basta chiamare lo 0422 405077).

Il futuro di AVIS Quinto di Treviso

Torniamo a voi, instancabili volontari. Quali sono i vostri buoni propositi per il 2022?

Consolidare il lavoro iniziato l’anno scorso sui social, soprattutto Instagram; nella speranza di arrivare anche a un pubblico più giovane. Inoltre siamo pronti a tornare attivi con gli eventi di promozione dell’associazione. Quindi se la pandemia ci darà tregua ci daremo molto da fare su quel fronte, immaginando nuove modalità con cui attrarre nuovi donatori.

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Foto di gruppo dei presidenti AVIS Quinto di Treviso in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni nel 2021 (Fonte: AVIS Quinto di Treviso)

Per questo nuovo anno non posso che augurarvi di accogliere tante nuove persone in famiglia! Ma prima di congedarci, un’ultima curiosità: qual è il vostro sogno nel cassetto?

Più che un sogno noi abbiamo una speranza, ovvero che i donatori di Quinto si responsabilizzino il più possibile alla donazione periodica e organizzata. Questo perché uno dei problemi principali che riscontriamo è che i donatori di Quinto (ma si tratta di un problema nazionale) sono in larga percentuale avanti con l’età. Per questo è necessario avvicinare i giovani alla donazione, di modo da non trovarsi in futuro con quantità troppo basse di sangue raccolto. Purtroppo però i giovani sono sempre meno e in questo periodo storico hanno uno stile di vita in continuo cambiamento, stressante e pieno di impegni. La speranza quindi è di vedere donatori giovani pronti a donare con regolarità.

Ripartono le sezioni AVIS: benvenuti a Quinto di Treviso ultima modifica: 2022-01-20T04:08:50+01:00 da Giorgia Favero

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Julieta B. Mollo

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