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NATURA

SOS animali selvatici: oltre 3000 soccorsi dal CRAS di Treviso

Cerbiatti Cras Treviso

Cosa fare se si trova un leprotto da solo su un prato? Chi chiamare per l’uccellino caduto dal nido? Come comportarsi con un animale incidentato? Per queste e altre domande simili, la risposta è il CRAS – Centro di Recupero Animali Selvatici, che nel 2021 ha soccorso ben 3000 piccoli sfortunati.

Cos’è il CRAS

Il CRAS è partecipato da diverse associazioni animaliste del territorio, nello specifico: LAV, Progetto Riccio Europeo, OIPA, WWF e LIPU. Si trova all’interno del parco dello Storga in spazi messi a disposizione dalla Provincia di Treviso, che ne coordina le attività nonostante la tutela del patrimonio faunistico del territorio sia materia di competenza regionale. Per far fronte alle ingenti spese, la Provincia assegna al Centro un contributo mensile di 5000mila euro. Ma sono tante le campagne di sensibilizzazione anche nei confronti della cittadinanza, che può anch’essa contribuire per aiutare a sostenere il Centro e il lavoro dei volontari. Il CRAS infatti svolge le proprie attività in modo volontario e in collaborazione con la Polizia Provinciale.

Ghiro Cras Treviso
Un ghiro recuperato dal CRAS Treviso (Foto: CRAS Treviso)

Gli obiettivi del CRAS

Il Centro svolge ogni giorno un’intensa attività di recupero, cura e protezione della popolazione faunistica del nostro territorio. Parliamo di volpi, ricci, scoiattoli, piccoli roditori, cervi, caprioli, cigni e molte altre specie di volatili. Attraverso le segnalazioni telefoniche dei cittadini e il costante monitoraggio e supporto di volontari formati, il CRAS ha potuto intervenire in molteplici occasioni. Dal salvataggio di esemplari feriti a quello dei cuccioli appena nati, dalla nutrizione alla somministrazione di terapie, sino all’accompagnamento prima del ritorno in libertà. Un servizio fondamentale per il territorio e per tutti i suoi abitanti, tanto quelli animali che quelli umani!

I numeri del 2021

Qualche giorno fa in conferenza stampa sono stati riportati gli impressionanti numeri registrati dal CRAS nel 2021. In 9 mesi, infatti, sono stati ben 2935 gli animali recuperati, per una media di 326 al mese con un picco tra aprile e luglio. Questo picco è determinato dall’arrivo di un’ingente quantità di piccoli, sia di mammiferi sia di uccelli, che hanno necessitato di svezzamento e adattamento prima della liberazione in natura e, dunque, di lunghi periodi degenza. Per quanto riguarda le tipologie di specie recuperate e soccorse dal Centro, in ordine di grandezza, il 49% è costituito da avifauna minore, il 26% da piccoli mammiferi. Segue al 10% l’avifauna maggiore e un altro 10% da rapaci, il 4% da ungulati e il restante 1% da mammiferi medio-grandi.

Martin Pescatore Cras Treviso
Un martin pescatore portato al CRAS Treviso (Foto: CRAS Treviso)

SOS animali in difficoltà

Tra le principali cause d’intervento dei volontari ci sono i traumi da urto, dovuti per esempio agli impatti stradali e a quelli con i tendifilo dei filari nelle vigne (912 casi). Segue la distruzione dei nidi in periodo primaverile (845 i piccoli rimasti orfani) e sono numerose anche le specie soccorse a seguito della predazione (571), soprattutto da parte di felini, e gli animali che giungono al Centro in uno stato di debilitazione (405 casi). In percentuale minore, gli animali recuperati che presentano parassiti o patologie infettive (99), quelli feriti da arma da fuoco (2), quelli intrappolati o in situazioni di pericolo (83 casi); altri 3 animali sono pervenuti in seguito a sequestri (dalla Provincia di Belluno). Alcuni di questi sono anche balzati agli onori della cronaca e le loro storie hanno appassionato i tantissimi follower del Centro su Facebook e Instagram. Come la cerva che ha fatto irruzione nella sede del Comune di Valdobbiadene e i caprioli albini Bianchino e Bianchina.

Buono a sapersi

Se doveste imbattervi in un animale in difficoltà, prima di intervenire vi invitiamo a telefonarci al 320 4320671” spiega Michela Dugar, responsabile del CRAS della Provincia di Treviso. “In questo modo possiamo darvi consigli sulla procedura più utile da seguire per metterlo al sicuro; talvolta, per esempio, spostare l’animale è errato ed è preferibile lasciarlo dov’è.” Il nostro invito è anche quello di seguirli sui social, per scoprire che bastano qualche accortezza e conoscenza in più per fare la differenza e vivere un rapporto più equilibrato con la vasta fauna che ci circonda.

Barbagianni Cras Treviso
Un barbagianni assistito dal CRAS e poi rimesso in libertà (Foto: CRAS Treviso)
SOS animali selvatici: oltre 3000 soccorsi dal CRAS di Treviso ultima modifica: 2022-03-18T12:49:07+01:00 da Giorgia Favero

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