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ARTE PAESAGGI

I Ciardi a Palazzo Sarcinelli: la pittura come affare di famiglia

Mostra Ciardi Conegliano

C’è tempo fino al 23 giugno. Palazzo Sarcinelli a Conegliano ospita una mostra dedicata alla famiglia di pittori di paesaggio più famosa della Marca: i Ciardi. L’esposizione, intitolata “I Ciardi: paesaggi e giardini”, raccoglie quadri da musei e collezioni private. Un tuffo nella natura veneta con alcuni scorci del mondo estero di inizio Novecento.

Mostra Ciardi Conegliano Opere

Opere di Guglielmo Ciardi che ritraggono il Sile

Guglielmo Ciardi, il capostipite

La storia della famiglia comincia con Guglielmo (1842-1917). Da ottimo allievo nei suoi studi d’accademia, il suo essere rivoluzionario nasce dalla scoperta della pittura en plein air. Un insegnante porta la sua classe per sei settimane nella pedemontana trevigiana a studiare il paesaggio dal vero, fuggendo dalla composizione artificiosa accademica. In linea con la pittura dei macchiaioli e degli impressionisti d’oltralpe, Guglielmo Ciardi dà il suo avvio alla “scuola del vero” veneziana, originata da una forte sensibilità e comunanza con il paesaggio naturale. Magistrale cantore della campagna veneta, i suoi soggetti privilegiati sono le risorgive del Sile, gli stagni, ma anche i paesaggi montani: dalle Dolomiti alla Carnia.

La famiglia Ciardi si allarga

Alcuni anni dopo Guglielmo sposò Leonilda Locatello, figlia del pittore Gian Francesco Locatello, con la quale mise al mondo due figli: Giuseppe (detto Beppe) ed Emma. Con due genitori di tal sorta, i due giovani non potevano che diventare pittori a loro volta! Non di rado infatti gli abitanti di Quinto di Treviso (dove i Ciardi avevano preso casa) potevano vedere il padre e i due figli piccoli dipingere en plein air l’uno accanto all’altro. Il primogenito Beppe (1875-1932) esordì in pittura già a 14 anni: il padre tentò per diversi anni di allontanarlo dalla carriera artistica, ma senza successo. Il giovane caparbio si ritagliò un suo proprio spazio nel mondo dell’arte allontanandosi progressivamente dallo stile del padre. Tuttavia rimase ancorato per tutta la sua carriera artistica alla pittura di paesaggio, rigorosamente dipinto dal vero.

Mostra Ciardi Conegliano Sala

Una delle sale della mostra

Emma (1879-1933) invece potè seguire la sua inclinazione artistica senza scontentare il padre. Sono a dir poco splendide le piccole tavolette esposte nella terza sala, che ritraggono alcune viste di Londra. Con il padre infatti Emma viaggiò in Europa e con lui, fianco a fianco, realizzò vedute delle città visitate: Nimes, Bruges, Basilea e la capitale britannica sono infatti dipinte in splendide impressioni su tavola. Anche Emma tuttavia si aprì a una nicchia indipendente dal padre. Riscoprì infatti la grande tradizione letteraria e artistica del Settecento veneziano e diede una originale rilettura delle “macchiette” di Francesco Guardi. Le sue dame incipriate e i valletti e i cavalieri danzanti riempiono i paesaggi dei giardini delle ville venete e dei parchi in opere ammirate in tutta Europa.

Uno sguardo sulla mostra

La mostra “I Ciardi: paesaggi e giardini”, inaugurata lo scorso 16 febbraio, è purtroppo giunta ormai agli sgoccioli: ancora pochi giorni per visitarla. La visita è assolutamente consigliata, soprattutto per coloro a cui il nome Ciardi risulta del tutto nuovo. Curata in ogni dettaglio e ricca di opere, l’esposizione che occupa palazzo Sarcinelli a Conegliano , offre un tuffo piacevole e duraturo nelle atmosfere sognanti del paesaggio di inizio Novecento. Il visitatore è proiettato in una dimensione sospesa, ammirando brani di una natura ormai quasi dimenticata. Sessanta opere, che attraversano gli stili dell’arte dal tardo Romanticismo passano per il Divisionismo e l’Impressionismo, fino addirittura al Simbolismo.

I Ciardi a Palazzo Sarcinelli: la pittura come affare di famiglia ultima modifica: 2019-06-13T22:47:56+02:00 da Giorgia Favero

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