Domenica a Follina, uno dei borghi più belli d’Italia - itTreviso

itTreviso

CULTURA EDIFICI STORICI ITINERARI SE PASSEGGIAMO

Domenica a Follina, uno dei borghi più belli d’Italia

Domenica A Follina Chiostro

Forse non tutti sanno che Follina, piccolo comune della Pedemontana che conta circa 4000 abitanti, è inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia. Incuriositi da questa garanzia, calendario eventi alla mano, abbiamo scelto una domenica ideale per andare a visitarla.

Breve racconto su Follina

Se potete, chiedete alla popstar Robbie Williams, perché dopo il suo concerto in Luxottica dello scorso 22 dicembre, ha voluto sostare qualche giorno a Follina. Se non potete, ve lo proviamo a spiegare noi, ma meglio ancora se potete andare a vedere con i vostri occhi. Il placido borgo trevigiano trova luogo in un contesto ancora molto naturale, decorato dai vigneti che si trascinano da Valdobbiadene e fiancheggiato dalle colline verdeggianti.
Orti, peschiere, giardini e mulini disegnavano e ancora in parte disegnano l’aspetto del borgo, la cui storia del borgo risale a molto tempo fa: ben 120 mila anni! A quei tempi lontani infatti si riconducono i ritrovamenti dei primi insediamenti dell’attuale Follina. La tessitura è ciò per cui il centro è particolarmente noto, arte introdotta dai monaci nel XVII secolo e che trova riscontro nell’istituzione di alcuni lanifici.

Domenica A Follina Basilica

La facciata della basilica

L’abbazia di Santa Maria, antica testimonianza

Il primo insediamento monastico di Follina fu benedettino e fu fondato ancora prima dell’anno Mille. Ai benedettini si sostituirono i cistercensi e l’aspetto attuale dell’abbazia cominciò a formarsi a partire dal 1170, con la sua forma a croce latina. È considerato tra i complessi più insigni e i meglio conservati d’Italia, anche se ha subito molte modifiche. Risale al 1268 lo splendido chiostro in stile romanico, quadrato e con la classica fontana al centro, che vi porterà all’ingresso della basilica trecentesca. Il colonnato manifesta grande fantasia nella soluzione scelta (colonne binate, colonna singola, lisce, scanalate, capitelli differenti…) e presenta anche una decorazione affrescata.
La chiesa è a tre navate, con un ampio rosone a illuminare quella centrale. L’invito è di passeggiarvi all’interno in rispettoso silenzio e scoprire i suoi tesori, in particolare la scultura in pietra grigia della Beata Vergine di Follina. Ogni domenica nell’abbazia si svolge anche un mercatino equosolidale. Sarà piacevole sostare qualche minuto sotto gli ulivi pettinati dal vento ad osservare i pesci rossi sguazzare nelle vasche d’acqua.

Domenica A Follina Abbazia

Vista attraverso il porticato dell’abbazia

Il Lanificio Paoletti, colonna portante della modernità

La scelta della giornata non è stata casuale: dall’8 al 10 giugno lo storico Lanificio Paoletti ha organizzato la sua sesta edizione della rassegna La via della lana. Dal 1795 Follina può contare sul lanificio, che ha dato lavoro a centinaia di persone nel corso della sua storia, soprattutto quando di lavoro non ce n’era. Ha inoltre fondato la Società di mutuo soccorso ed è cresciuto con l’dea di una fabbrica aperta e accogliente, pronta ad offrire alla popolazione anche dei momenti di svago (come il cinema).
Oggi, nel 2019, la fabbrica si è ridimensionata, ma l’idea resta la medesima: renderla non soltanto un luogo di lavoro e fatica ma uno spazio di incontro, scambio, creatività, riflessione. La via della lana è proprio questo: visite guidate al ciclo di produzione, dimostrazioni di tosatura delle pecore e di tessitura. Inoltre attività per i bambini, uno spazio bookshop-design (curato dalla libreria di Vittorio Veneto Il treno di Bogotà), proiezione di corti (curati da Lago Film Fest), incontri tematici (come quello organizzato da La chiave di Sophia) ed esposizioni artistiche.

Domenica A Follina Lanificio Paoletti

Uno spazio del Lanificio Paoletti adibito a bookshop per La via della lana. Alle pareti alcune delle opere dell’artista Denis Riva

Alcune aree della fabbrica sono state dunque ripulite e sistemate, senza però guastare l’estetica di quello spazio industriale che mantiene un’identità forte e si mescola bene alle nuove attività proposte. Vivi complimenti alla famiglia Paoletti per offrire con passione attraverso la propria storica fabbrica dei momenti di svago e riflessione!

Cosa visitare a Follina

Oltre a questi due importanti centri storici e culturali, Follina offre altre viste interessanti. Per quanto riguarda l’archeologia industrial,e è possibile osservare l’antico maglio: come dicevamo, la tessitura era ed è arte importante da queste parti. Altri siti da vedere sono il castelletto Brandolini, una villa secentesca, e la chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, nonché il sacrario austro-ungarico, risalente alla prima guerra mondiale. Ma, poiché anche lo stomaco e il palato vogliono la loro parte, non dimenticate di sostare in uno degli agriturismi della zona. Lì potrete accordare il vostro spirito con la vostra fame per godere con tutti i vostri sensi delle bellezze che il nostro territorio ha da offrire.

Domenica a Follina, uno dei borghi più belli d’Italia ultima modifica: 2019-06-11T09:14:09+02:00 da Giorgia Favero

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top