Partirà il 28 marzo una grande mostra Renato Casaro, il cartellonista che “firmò” i manifesti per i capolavori del cinema, da Cinecittà a Hollywood.
La mostra su Renato Casaro
Rimandata al 2021 causa Covid-19, manca poco più di un mese all’inaugurazione della mostra Renato Casaro, l’ultimo cartellonista del cinema. Treviso, Roma, Hollywood. L’esposizione è curata da Roberto Festi e Eugenio Manzato, con la collaborazione di Maurizio Baroni. Questi tre specialisti del settore hanno analizzato e selezionato trecento tra gli elementi più importanti di un enorme archivio. Parliamo di più di mille i manifesti e locandine realizzate da Casaro all’interno di un percorso artistico durato cinquant’anni. La mostra si suddivide in ben tre sedi espositive: la Chiesa di Santa Margherita, il Complesso di San Gaetano e i Musei Civici di Santa Caterina. La grande novità del 2021 è infatti proprio l’apertura della nuova sede espositiva di Santa Margherita.
Renato Casaro: un identikit
Ultimo protagonista di un’arte purtroppo scomparsa, Renato Casaro (Treviso, 1935–) è un simbolo di quella scuola italiana di cartellonisti del cinema, di cui perizia tecnica, creatività, genio e istinto erano le garanzie e il valore aggiunto per il successo di numerosi film nazionali e internazionali. Il sodalizio di Casaro con il cinema inizia quando, ancora ragazzo, crea le grandi sagome (pezzi unici dipinti a mano) che venivano collocate all’ingresso del Cinema Teatro Garibaldi e del Cinema Esperia di Treviso. A 19 anni, ovvero nel 1954, Casaro parte per Roma e nel 1955 firma il suo primo manifesto per Cinecittà. Da quel momento in poi il suo stile conquista grandi registi del calibro di Dario Argento, Ingmar Bergman, Bernardo Bertolucci, Luc Besson, Tinto Brass, Liliana Cavani. E poi ancora Francis Ford Coppola, Sergio Leone, Mario Monicelli, Francesco Rosi, Alberto Sordi, John Sturges, Giuseppe Tornatore, François Truffaut, Carlo Verdone e tanti altri.
La Collezione Salce
La Collezione Nando Salce di Treviso, oggi Museo Nazionale della Collezione Salce, raccoglie più di 25 mila manifesti pubblicitari dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta. A firmarli sono tra i più grandi artisti, disegnatori e cartellonisti del secolo scorso, tra cui Marcello Dudovich, Armando Testa, René Gruau, Gino Boccasile, Leopoldo Metlicovitz, Leonetto Cappiello e molti altri. Sfogliare questi manifesti è un bel tuffo nel passato e ci svela molte cose di ciò che eravamo. Il loro archivio è consultabile gratuitamente online e, in attesa di poter tornare in visita dal vivo, vi assicuriamo che vale la pena darci un’occhiata!