Treviso, la “piccola Atene” del Veneto si candida a Capitale italiana della Cultura 2026. Con i suoi 11 musei, 10 biblioteche, 5 teatri, 60 grandi eventi tra cui 5 premi letterari, la capitale della Marca si presenta come una città aperta ai giovani, fruibile e accessibile, con un vicino aeroporto e una stazione ferroviaria a pochi passi dal centro urbano. “E soprattutto – afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a Roma per la presentazione del dossier – questa candidatura racchiude affidabilità progettuale, certezza di investimenti e certezza sul futuro. Per questo chiedo alla commissione di valutarci appieno. Non è un momento storico nel quale ci si possa affidare a candidature effimere”.
La candidatura di Treviso è stata presentata congiuntamente ad altre nove città finaliste per la Città italiana della Cultura 2026. “La Regione del Veneto crede con forza a questa candidatura – aggiunge l’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari- Un risultato che andrebbe a rappresentare una straordinaria opportunità non solo per Treviso, ma per tutto il territorio regionale. Con una crescita sociale e un indotto che avrà un sicuro effetto positivo su tutta l’area della Marca Trevigiana e del Veneto.
“Questa candidatura di Treviso a Capitale della Cultura 2026 rappresenta la piena volontà di una comunità di compiere un processo. Che, partendo dalla propria identità storica e culturale e dai forti valori, si proietta in modo aperto alle sfide del futuro. Pensiamo che Treviso sia la candidata veneta che meglio rappresenta la ricchezza paesaggistica, storica, culturale, del nostro territorio. E’ la città ‘porta’ delle Dolomiti, cornice delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026”. Tra i trevigiani, di nascita o acquisiti, sponsor della candidatura, il campione di tennis e opinionista sportivo Adriano Panatta, il musicista Red Canzian, lo showman Mago Forest.
(crediti immagini: ufficio stampa Regione Veneto)
