Continua il nostro viaggio nel territorio attraverso il racconto delle persone che lo abitano. Conosciamo un’altra delle associazioni che si occupano del prossimo, questa volta degli animali. Per farlo ci avvaliamo dell’aiuto di Margherita Moretto dell’onlus Tuttintana, che ha sede a Ponzano Veneto e si occupa di animali, soprattutto cani in difficoltà, operando a livello regionale.
Tuttintana, che bellissimo nome, protettivo e coinvolgente! Da dove comincia la vostra storia?
Tuttintana è un nome nato per caso, dopo varie esperienze, ma rispecchia esattamente la nostra visione del volontariato: la tana è il rifugio che ripara, protegge, accoglie. Vorremmo che tutti gli animali che salviamo potessero essere ospitati in una casa calda e accogliente, amati, difesi e considerati come parte integrante della famiglia. Tuttintana nasce nel 2016 e diventa associazione onlus nel 2017.
Qual è la mission di Tuttintana e quali riscontri avete ricevuto dal territorio in tutti questi anni di attività, sia da un punto di vista pubblico che privato?
La missione principale è di dare una vita dignitosa alle creature che incontriamo e quella di sensibilizzare le coscienze in relazione al randagismo e all’importanza della sterilizzazione come unica arma per arginare questo fenomeno. Ci sono tante soddisfazioni, un po’ di delusioni, ma andiamo sempre avanti cercando di essere positivi e sperando che il futuro riservi cose sempre più belle.
Ve l’avranno chiesto in tanti, alcuni in modo anche maligno: perché aiutare proprio gli animali?
A chi chiede perché aiutare gli animali, rispondiamo sempre che la nostra sensibilità ci porta ad aiutare esseri indifesi, che spesso sono considerati di serie B. Questa inclinazione però non preclude l’aiuto verso persone indigenti o in difficoltà. Spesso si pensa che i due aspetti non possano coesistere, nulla di più falso. Una cosa non esclude l’altra. Pensiamo che queste considerazioni arrivino da chi non è attivo né con gli uni, né con gli altri. Molte volte incontriamo persone o famiglie in difficoltà e le aiutiamo in vari modi, senza pubblicità.
Quali ritenete essere le azioni più efficaci per ridurre i pregiudizi e sensibilizzare culturalmente i cittadini su queste tematiche?
Occorrerebbe insegnare anche nelle scuole il rispetto per la natura e per chi la abita, partendo dalla scuola primaria. La sensibilizzazione verso gli animali e la natura sarebbe un valore aggiunto per le future generazioni che, crescendo, sarebbero già formate al rispetto verso ogni forma di vita e al senso civico. Tutto verrebbe da sé, dagli animali abbiamo molto da imparare.
Di storie in questi anni di attività ne avrete viste e sentite tantissime, e avrete vissuto moltissime esperienze di vita legate al mondo degli animali. Vi sembra di aver imparato qualcosa di speciale da loro?
Loro ci stupiscono sempre, ci insegnano molto, ci amano incondizionatamente. Ci sono riconoscenti anche quando non ce lo meritiamo… Di recente abbiamo collaborato per salvare tre asinelli da una situazione di degrado. Abbiamo scoperto un mondo fantastico, gli asini sono animali buoni, sensibili ed intelligenti. Sempre riconoscenti.
Qual è il sogno nel cassetto che voi di Tuttintana sperate di veder avverato per la vostra associazione?
Sogni ce ne sono sempre molti. Speriamo di trovare qualcuno che ci aiuti con un posto che possa accogliere le emergenze che abbiamo, perché in questo momento non abbiamo un rifugio per noi. Vorremmo che le associazioni grandi e piccole collaborassero perché gli obiettivi sono gli stessi. Le primedonne dovrebbero ritirarsi, non serve a nulla primeggiare, specialmente in queste realtà. Conosciamo volontari assolutamente invisibili che fanno molto di più di altri che sono sempre sotto i riflettori. Noi siamo con i più deboli, sempre.
