Si è conclusa da pochi giorni la pirotecnica ventesima edizione del Treviso Comic Book Festival, in scena a Treviso il 29 e 30 settembre e il 1° ottobre. La manifestazione ha registrato quasi 20mila presenze in città.
TCBF edizione numero 20
Alla conferenza stampa era già stata annunciata come un’edizione dei record e lo è stata. Ha ormai compiuto 20 anni di lunga e onorata carriera il Treviso Comic Book Festival e si dimostra anche questa volta come un appuntamento molto atteso e molto partecipato anche da altre regioni d’Italia. Un riconoscimento che quest’anno arriva anche dall’estero, più precisamente dallo Swedish Arts Council. Con 13 mostre e decine di talk, eventi e workshop creativi, il TCBF ha saputo regalare un weekend ricco di iniziative dedicate alla nona arte, ancora troppo spesso marginalizzata. 20mila le presenze registrate, di cui 6mila solo alla Mostra Mercato – lo spazio per l’editoria e l’autoproduzione – che quest’anno occupava non solo il chiostro del Museo Nazionale Collezione Salce ma anche l’Archivio di Stato.
Le mostre TCBF continuano
Se vi siete persi tutto questo ben di Dio non preoccupatevi: le 13 mostre sono ancora visitabili! Chiuderanno infatti (quasi tutte) ufficialmente domenica 15 ottobre, tutte a ingresso libero e gratuito. A Fondazione Benetton dà mostra di sé un lavoro mastodontico fatto sul fumetto trevigiano e i fumettisti trevigiani negli ultimi 20 anni, tra cui Altan, Carlo Boscarato, Karen Darboe, Enrico Sbrojavacca, Ennio Comin e tanti altri. Una celebrazione della trevigianità è condensata anche nella mostra Trevisani nel mondo, che racconta la storia del fondatore della omonima associazione. Non manca però lo sguardo internazionale: Casa Robegan ospita la mostra Swedish Contemporary Comics con le ultime proposte editoriali di Bim Eriksson, Moa Romanova ed Erik Svetoft.
Il Dump ospita lo spagnolo Ken Sausage (pseudonimo di Cristian Robles) con il suo coloratissimo, folle mondo; infine il canadese Patrick Kyle che ha una sua personale allo Spazio Solido. Ai più piccolini è dedicata invece la romantica mostra di Arianna Cicciò. Si trova sempre a Casa Robegan – Ca’ da Noal, ma altre ancora – come quella di Fatgomez allo Spazio X – che richiamano soprattutto i giovanissimi Gen Z. Qui il programma completo: https://www.tcbf.it/23/mostre-2/
Festival diffuso
Per respirare ancora l’atmosfera del festival, basta anche semplicemente passeggiare per la città. Quest’anno sono ben 203 le vetrine disegnate dall’abilissima squadra di pennarellisti firmati TCBF. Molti negozianti espongono ancora con orgoglio i disegni realizzati per le scorse edizioni. Ma non solo! Per festeggiare la 20esima edizione, il festival ha voluto anche organizzare una sorta di “caccia al tesoro” di… sottobicchieri! Ce ne sono ben 16 in altrettanti locali della città – tra cui Dump, Bistrot sulle Mura, Osteria Canova, Ostinate… – e sono illustrati da disegnatori amici del festival anche famosissimi – ad esempio Sio, Alessandro Baronciani, Ale Giorgini, Lucio Schiavon. Impossibile non volerli collezionare tutti!
