Ha inaugurato ieri la nuova mostra al Museo Nazionale Collezione Salce, fiore all’occhiello del capoluogo della Marca. Moda e pubblicità in Italia 1890-1950 è curata da Dario Cimorelli, Eugenia Paulicelli e Stefano Roffi e sarà visitabile fino al 30 aprile 2023.
La mostra Moda e pubblicità
Tantissimi i visitatori il giorno dell’apertura, mercoledì 21 dicembre, con ingresso gratuito per tutti. Moda e Pubblicità in Italia 1890-1950 intende raccontare il rapporto tra moda e pubblicità in Italia dal 1890 al 1950 attraverso ottanta tra i più scenografici e noti manifesti della Collezione Salce, opera dei maggiori cartellonisti italiani. Una mostra che racconta moda e pubblicità come parte dell’immaginario di un intero Paese, di un sentire, guardare e inventare il mondo. Il cinema e i grandi magazzini sono le due colonne portanti dell’esposizione, capace di proiettarci – anche grande all’allestimento all’avanguardia – in un mondo antico e insieme moderno, felicemente sognante. Moda e pubblicità chiude per il momento la lista notevole di mostre dedicate ad artisti e temi scelti nel corso dei 5 anni di vita del Museo.
La moda, grande storia italiana
Due grandi protagonisti della storia della moda italiana dalla fine dell’Ottocento: i Magazzini Mele di Napoli e la Rinascente di Milano. Ovvero il racconto di una moda che attraverso la pubblicità si fa sogno collettivo. Si parte dalle misteriose dame fin de siècle proposte da Villa, Metlicovitz e Dudovich nei manifesti dei Magazzini Mele, la cui sontuosa eleganza riflette le ambizioni della nuova classe borghese in crescente ascesa. Si passa per le sottili, diafane “donne-crisi” degli anni Venti, che vogliono vedersi finalmente liberate dalla schiavitù dei corsetti. Negli Anni Trenta segue l’immagine di una donna moderna sportiva e dinamica. Le strategie promozionali, declinate su mezzi di comunicazione diversi, proponevano idee e immagini di artisti e illustratori, straordinari interpreti dei linguaggi del costume e della società italiana, in un periodo di creatività senza precedenti. Il manifesto, in quanto più grande e più evidente, sarà lo strumento che dalla fine dell’Ottocento ai primi anni Cinquanta tappezza i muri delle città. Più di altri è riuscito a costruire modelli e quindi mondi e modi di partecipazione e rappresentazione.
Visite festive
La sede di Santa Margherita è aperta durante tutto il periodo festivo, escluso il 25 dicembre, dal venerdì alla domenica dalle 10.15 alle 17.45. Ma non potete certo perdervi anche l’altra mostra, allestita alla sede storica della Collezione Salce alla ex chiesa di San Gaetano. Al suo interno una piccola esposizione di manifesti e locandine dedicati al Natale. Il pubblico potrà inoltre ammirare una selezione di oltre cinquanta tabelle pubblicitarie in metallo, oggetto di un recente restauro grazie al progetto “Opera Tua” di Coop Alleanza, in collaborazione con Fondaco Italia.
Una Collezione ancora più grande
Il Museo Nazionale Collezione Salce è stato fondato sul lascito di 25.000 cartelloni, manifesti e locandine pubblicitari, pubblicità in latta, teatrini pubblicitari e prove d’artista collezionati dal trevigiano Nando Salce. Questi vanno dalla fine dell’Ottocento agli anni Cinquanta e possono essere ammirati dal pubblico dal 2017, anno di apertura del Museo. Notizia di pochissimi giorni fa: la collezione si è ampliata grazie alla donazione del professor Pietro Ricca di circa 20.000 manifesti! L’ex docente e illustratore freelance moglianese amplia quindi la collezione a 50.000 pezzi e allarga anche l’arco temporale: l’esemplare più antico risale infatti al 1844. Una meraviglia tutta da scoprire e di cui andare fieri come trevigiani!
