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La Marca si attiva per l’Ucraina: stop alla guerra

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Anche nella Marca, come in tanti altri angoli d’Italia e del mondo, il peso della guerra si fa sentire nello spirito dei suoi cittadini. Tante le iniziative e le attività partite in questi giorni, a una settimana dall’invasione russa della libera Ucraina. Vediamone alcune.

Manifestazioni

La notizia dell’attacco russo all’Ucraina ha lasciato il mondo intero sbigottito. Ma una volta che la presa di coscienza della realtà si è fatta strada, immediate sono state le proteste e anche i cori di inno alla pace. A Treviso si è tenuto un presidio molto sentito e partecipato sabato 16 alle 16 in piazza Santa Maria dei Battuti. La regia era a firma CGIL Treviso insieme alla CISL Belluno Treviso ma tante sono state le realtà del capoluogo che vi hanno aderito. Domenica 27 a Preganziol invece si è tenuta la manifestazione “Cittadini per la pace” a cui hanno aderito in via ufficiale molte amministrazioni comunali della Marca. Altre ancora sono in programma nei prossimi giorni in tanti comuni della Marca.

Ucraina Manifestazione Cgil Terviso
Uno scatto della manifestazione organizzata da CGIL Treviso e CISL Belluno Treviso (Foto: pagina Facebook CGIL Treviso)

Aiuti concreti

Molte sono le associazioni che si sono attivate in questi giorni e in queste ore per portare aiuto concreto alla popolazione ucraina. Alcune città assediate sono senza elettricità e riscaldamento, i cittadini non hanno modo di preparare da mangiare e di curare adeguatamente l’igiene personale. Per questo si stanno raccogliendo alimentari, coperte, beni di prima necessità, medicine, prodotti per l’igiene e così via da inviare a Kiev e le altre città schiacciate dalla guerra. Ma anche caschi militari e giubbotti antiproiettile per i soldati al fronte. Ricordiamo che tutti gli uomini in età di leva, anche civili, sono stati chiamati a combattere in difesa del proprio Paese.

Ucraina Manifestazione Cgil Treviso
Uno scatto della manifestazione organizzata da CGIL Treviso e CISL Belluno Treviso (Foto: pagina Facebook CGIL Treviso)

Molte raccolte sono nate spontaneamente dalle associazioni più attive, sfruttando l’ampio tam tam dei social. L’ordine dei farmacisti provinciale ha organizzato punti di raccolta di farmaci e prodotti medici nelle 240 farmacie della Marca e sono già tante le donazioni fatte dai cittadini trevigiani. Un tir di un autista che ha voluto rimanere anonimo li porterà a sue spese a Leopoli. Inoltre, a seguito dell’alto numero di richieste pervenute, la Regione Veneto ha anche attivato un contro corrente di solidarietà. “Regione del Veneto sostegno emergenza Ucraina” è stato aperto da Unicredit con IBAN IT65G0200802017000106358023.

Profughi dall’Ucraina

Da giorni circolano notizie, video e testimonianze della resistenza ucraina, fatta di soldati e cittadini che sono voluti restare in patria per proteggere la propria terra. Ma altri ancora stanno fuggendo cercando riparo in Europa, alcuni anche qui in Italia. La storia di alcuni di loro ha incrociato quella del coneglianese Vito Battistuzzi, autista e co-titolare dell’omonima azienda di autoservizi. Il signor Battistuzzi si è messo alla guida di un pullman da 87 posti e si è recato personalmente attraverso l’Europa al confine della Polonia con l’Ucraina, cinquemila chilometri andata e ritorno per portare in salvo in Italia quante più persone possibile. “Due terzi sono bambini” spiega Battistuzzi “i padri baciavano i finestrini del pullman nel salutarli prima di andare al fronte“. A Godega di Sant’Urbano invece è già arrivata la prima famiglia, mamma, papà e tre bambini, ospite di un’azienda vitivinicola. “Non potevamo voltarci dall’altra parte e abbiamo deciso di aiutarli nell’unico modo che conoscevamo: ospitandoli in Italia” spiega la titolare.

Ucraina Manuel Giacometti
ucraina manuel giacometti

Il potere dell’arte

“Stop alla guerra in Ucraina”: questo è uno dei tanti slogan che si è ripetuto in questi giorni. E non solo a parole. Nella notte tra lunedì e venerdì in una strada del centro storico di Treviso non sospetta è stata segnalata una nuova opera dello street artist Manuel Giacometti. Un cartello dello stop, in un blitz notturno, è diventato un inno alla pace. Perché i messaggi passano anche attraverso l’arte e quindi, come ha commentato lo stesso Giacometti, “anche l’arte deve fare la sua parte”.

La Marca si attiva per l’Ucraina: stop alla guerra ultima modifica: 2022-03-02T11:51:01+01:00 da Giorgia Favero

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Julieta B. Mollo

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