Come abbiamo raccontato la settimana scorsa, tra pochissimi giorni si aprirà la 18esima edizione del Treviso Comic Book Festival, in arte TCBF. Possiamo dire con orgoglio che si tratta di uno dei più importanti festival del fumetto e dell’illustrazione a livello nazionale. Una delle sue tradizioni più apprezzate dai trevigiani è il Progetto Vetrine: scopriamo di che si tratta.
Vetrine TCBF
Un festival è ben riuscito quando riesce a far respirare l’intera città della propria presenza. O quando è talmente integrato alla città da diventarne un simbolo stesso. Questo accade perfettamente con il Treviso Comic Book Festival, che ha trovato l’idea geniale per lasciare tracce di sé durante tutto il corso dell’anno in ogni angolo del centro storico, e non solo. Lo si deve al Progetto Vetrine, idea nata ormai diverse edizioni fa e realizzata quest’anno in collaborazione con Ascom, Foodracers con Montana Cans Italia, che fornisce i pennarelli da vetro.
Cento vetrine
Tutti i negozi, i locali, gli uffici, i caffè, gli enti, gli studi di professionisti privati e gli esercizi commerciali della città possono far parte dell’iniziativa. Versando un piccolo contributo al festival hanno un illustratore a completa disposizione, pronto a creare un disegno totalmente personalizzato. Il soggetto infatti viene scelto dal negoziante, con qualche suggerimento creativo da parte del disegnatore. Per tutto il mese di settembre gli artisti del TCBF vengono sguinzagliati per la città riempiendola di colore, vetrina dopo vetrina. Nel 2019 e nel 2020 gli esercenti aderenti sono stati circa 200 mentre oggi la sfida ambiziosa è quella di arrivare a 300. Intanto, con il progetto non ancora concluso, siamo a quota 150. Per questo motivo le Vetrine Dipinte sono una caratteristica che rende riconoscibile al primo sguardo la nostra città!
Gli illustratori
Ogni vetrina dipinta ha alcune caratteristiche fisse, come per esempio la scritta TCBF e le date in cui il Treviso Comic Book Festival sarà presente in città – quest’anno, dal 24 al 26 settembre – con le sue mostre e i suoi incontri con gli autori. Notate bene anche la firma degli illustratori, giustamente immancabile, così potrete seguire i vostri preferiti su Instagram. Sono quasi tutti artisti del territorio, con tante pubblicazioni all’attivo. Una squadra molto nutrita di cui in questa sede andremo a citare soltanto alcuni particolarmente attivi: Paolo Gallina, Paolo Antiga, Elena Antonutti, Simon Panella, Caterina Sala, Gaia Cesarano, Nicola Pertile, Claudio Bandoli, Eleonora Simeoni.
Mondi che si affacciano sulla città
E così Treviso si riempie di personaggi dei cartoni animati come Alice nel Paese delle Meraviglie, Holly e Benji o Pikachu, figure storiche come Dante Alighieri ed Einstein o della cultura popolare come Jessica Rabbit, Betty Boop, i Muppet e Edward Mani di Forbice, e ovviamente anche personaggi del mondo del fumetto come Tex Willer e Mazinga, oppure Capitan America che combatte al fianco di Iron Man. Ci sono anche immagini iconiche di italianità come la Venere di Botticelli stante però su un fiume di birra. Per lo stesso principio troviamo la Fontana delle tette, simbolo trevigiano, dai cui seni sgorgano da una parte vino rosso e dall’altra bianco, come si dice accadesse in passato. E poi tantissimi personaggi simpatici e un po’ ammiccanti, maghi, oggetti che prendono vita, frutta che fa un pic nic, e poi oche chef, fenicotteri che fanno aperitivo, topolini tappezzieri e chi più ne ha più ne metta! Non c’è limite alla creatività.
Commercianti felici, commercianti affezionati
Questi sono solo alcuni esempi dei soggetti che troverete sulle vetrine e che sono firmati 2021. Il progetto però da sempre piace agli esercenti, e anche tanto! Così tanto che non di rado troverete anche illustrazioni datate 2020, 2019 o addirittura 2018. I colori sono un po’ più spenti ma ciò dimostra quanto i commercianti siano affezionati alle proprie vetrine. Per seguire l’intero progetto 2021 c’è addirittura una mappatura online (link): potete sbizzarrirvi a saltare qui e lì con il mouse, ma quando arriverete in centro, ricordatevi che avete un secondo motivo per guardare il mondo che vi circonda!
Che bello!
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Ciao cara .
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[…] nostra cultura e bellezza. Quale posto migliore dunque delle mura e degli edifici, affinché siano in bella vista? “Coletti dice che Treviso e i suoi affreschi fanno un museo in forma di città – […]